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Il segmento testuale Ho Chi Minh è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 128Entità Multimediali , di cui in selezione 14 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 19

Brano: Ho Chi Minh

ne personalissima, che proseguirà oer tutta la vita, Ho Chi Minh descrisse e analizzò a un livello popolare ma non per questo meno scientifico, il sistema coloniale e le sue conseguenze. Il libretto del resto non era che l’ampliamento di una serie di articoli di un giornale da lui stesso fondato a Parigi: Le paria (Il paria), che in breve divenne un organo di battaglia per tutti i diseredati « coloniali » emiqrati a Parigi. Nel 1923 Ho lasciò Parigi e si trasferì a Mosca, dove già era stato nel 1922 per una riunione deH’Internazionale.

Dirigente rivoluzionario

Nel 1924 partecipò nella capitale sovietica al V Congresso dell’intemazionale comunista (v.[...]

[...]prese parte alla fondazione del Partito comunista indocinese.

Il programma del partito venne presentato in forma estremamente semplice e popolare, con 10 parole d'ordine: rovesciare l’imperialismo, il feudalesimo e la borghesia reazionaria nel Vietnam; conquistare l’indipendenza totale dell'Indocina; impartire a tutti l’istruzione; attuare l’eguaglianza fra l’uomo e la donna; formare un governo di operai, contadini e soldati; attuare la ri

Ho Chi Minh nel 1924

forma agraria distribuendo la terra ai contadini poveri; nazionalizzare le banche e le altre imprese imperialistiche.

Nel 1930 esplose in Indocina la più violenta delle rivolte nazionaliste, che venne duramente soffocata nel sangue. Decine di dirigenti comunisti furono imprigionati e lo stesso Tran Phu, segretario del giovane partito comunista, si spense in carcere per le torture subite. Condannato a morte in contumacia, Ho Chi Minh visse nascosto a Hong Kong, ma qui venne ugualmente scoperto e arrestato dalla polizia inglese per essere consegnato, su richiesta francese, alle autorità coloniali indocinesi. Senonché un'imponente campagna di solidarietà internazionale premette a tal punto sul governo laburista britannico, da costringerlo a rispettare il « diritto di asi

lo » e a impedire la consegna di Ho nelle mani dei francesi.

Tornato in libertà, potè partecipare nel 1935 al VII Congresso dell’lnternazionale. Gravemente ammalatosi di petto, rimase in U.R.S.S. come insegnante presso l’istituto Lenin, destando non p[...]

[...]rnato in libertà, potè partecipare nel 1935 al VII Congresso dell’lnternazionale. Gravemente ammalatosi di petto, rimase in U.R.S.S. come insegnante presso l’istituto Lenin, destando non poca sorpresa con le sue straordinarie lezioni in versi, fatte per «facilitare gli studi». La vittoria del Fronte popolare in Francia aprì una parentesi di legalità per il Partito comunista indocinese, ma si trattò di un periodo brevissimo. In quella circostanza Ho Chi Minh rimase assente, non solo per la sua grave malattia, ma anche per il suo disaccordo con la linea ufficiale del partito. Per le sue riserve, per alcuni anni si trovò relegato in secondo piano rispetto alla Direzione del suo partito e all’interno della stessa Terza Internazionale, che però nel 1939, approvando la sua relazione su « La linea del partito durante il periodo del fronte

democratico », avrebbe riconosciuto la giustezza di quelle posizioni. Guarito, nell’estate 1938 tornò in Cina, stabilendosi tra i guerriglieri comunisti dello Yenan e svolgendo più tardi funzioni di commissario pol[...]

[...]ang, si costituì la prima zona liberata del futuro Vietnam e finalmente Nguyen Ai Quoc potè rivedere, dopo 30 anni di esilio, un pezzo della sua terra.

Nel maggio 1941 fondò il Vietnam Doc Lap Dong Minh (Lega per l’indipendenza del Vietnam), il famoso Vietminh, lo strumento popolare della rivoluzione nazionale che avrebbe dato vita al Vietnam socialista. La riscoperta totale della realtà nazionale vietnamita come asse della linea sostenuta da Ho Chi Minh ed esposta, ancora una volta con grande semplicità, nelle « Lettere dall’estero » ai suoi compatrioti, trovò da quel momento una sua completa espressione: da allora Ho Chi Minh divenne il capo indiscusso del popolo vietnamita.

Nel luglio del 1942 varcò la frontiera per recarsi in Cina, per stabilire un contatto con il Kuomintang e con il Partito comunista cinese allo scopo di esaminare i problemi comuni della lotta antigiapponese. Nonostante avesse assunto il nuovo e definitivo nome di Ho Chi Minh e fosse ancora una volta travestito, venne arrestato da un « signore della guerra », il generale Ciang Fakuei che, insieme ad altri dirigenti del Kuomintang e d’intesa con gli americani, pensava a una Indocina sotto controllo cinese. Dopo 14 mesi di prigionia (di cui Ho Chi Minh ci ha lasciato una toccante testimonianza in un « Diario in versi ») e attraverso avventurose peripezie, riuscì infine a farsi liberare. Rientrato nel Vietnam, riprese la direzione politica della lotta di liberazione, rivelando in tutta la pienezza le sue straordinarie qualità di dirigente popolare e di statista.

19

L



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 20

Brano: Ho Chi Minh

Suo fu sempre il contributo alla ricerca dei più ampi contatti con le masse, suo l’impianto politico della guerra che avrebbe trovato in Giap Van Nguyen (v.) e Pham Van Dong due collaboratori « creativi », come egli stesso ebbe a definirli. E a lui, infine, si dovette la sospensione di quell’ordine di insurrezione generale che il Comitato centrale aveva deciso di diramare nel giugno 1945 e che avrebbe esposto il Vietnam a una sicura sconfitta (tipica di Ho Chi Minh fu sempre una condotta politica e militare fondata sulla scelta del giusto « momento favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull[...]

[...]empre il contributo alla ricerca dei più ampi contatti con le masse, suo l’impianto politico della guerra che avrebbe trovato in Giap Van Nguyen (v.) e Pham Van Dong due collaboratori « creativi », come egli stesso ebbe a definirli. E a lui, infine, si dovette la sospensione di quell’ordine di insurrezione generale che il Comitato centrale aveva deciso di diramare nel giugno 1945 e che avrebbe esposto il Vietnam a una sicura sconfitta (tipica di Ho Chi Minh fu sempre una condotta politica e militare fondata sulla scelta del giusto « momento favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull’anticipo i francesi, costituì il primo governo del Vietnam indipendente.

Ai giornalisti che lo interrogavano rispose: « Sono un rivoluzionario. Alla mia nascita, il mio paese era già un paese schiavo. Sin dalla adolescenza ho lottato per liberarlo, ecco il mio unico merito. Tenuto conto del passato, i miei compagni mi hanno eletto alla presidenza del governo ».

Contro l’imperialismo Nel maggio 1946 Ho Chi Minh, nella veste di capo dello Stato vietnamita, si recò[...]

[...]favorevole»). Il 29.8.1945, battendo sull’anticipo i francesi, costituì il primo governo del Vietnam indipendente.

Ai giornalisti che lo interrogavano rispose: « Sono un rivoluzionario. Alla mia nascita, il mio paese era già un paese schiavo. Sin dalla adolescenza ho lottato per liberarlo, ecco il mio unico merito. Tenuto conto del passato, i miei compagni mi hanno eletto alla presidenza del governo ».

Contro l’imperialismo Nel maggio 1946 Ho Chi Minh, nella veste di capo dello Stato vietnamita, si recò a Parigi per una difficile trattativa con i francesi, trattativa che condusse con grande abilità e risolutezza. I francesi riconobbero l’autonomia del Vietnam, ma non vollero risolvere la questione dell’indipendenza nazionale e della riunificazione del paese. Consapevole della fragilità dell’accordo e del compromesso imposto dai rapporti di forza, Ho Chi Minh si preparò ad una nuova lotta, di cui intrawedeva la durata e le difficoltà, impegnando nello stesso

tempo tutto il suo prestigio personale per impedire il rifiuto dell’accordo da parte vietnamita. Senonché non passò molto tempo che gli accordi vennero rotti dai francesi e Ho Chi Minh dovette riprendere la via della montagna, trasformandosi di nuovo in capo partigiano. Ormai era diventato per tutti lo zio Ho: nel palazzo presidenziale di Hanoi o nella guerra partigiana, egli conservava intatte le sue abitudini popolari e contadine lavorando, studiando, combattendo e operando sempre come un grande statista.

Anche la seconda guerra vietnamita di liberazione (194654) apparve come un capolavoro di iniziativa politica oltreché militare, e lo vide instancabile protagonista, nonostante i suoi 64 anni di età. Analogamente ha continuato, fino al suo ultimo istante di vita, a ess[...]

[...]one (194654) apparve come un capolavoro di iniziativa politica oltreché militare, e lo vide instancabile protagonista, nonostante i suoi 64 anni di età. Analogamente ha continuato, fino al suo ultimo istante di vita, a essere sulla scena mondiale il prestigioso protagonista nella lotta contro l’aggressione americana al Vietnam del Nord.

Le parole forse più rivelatrici sul grande dirigente rivoluzionario sono state scritte da Jean Chesneaux: « Ho Chi Minh riassume egregiamente tutta l'esperienza rivoluzionaria vietnamita. Ne è il riflesso e la sintesi. Il suo genio storico sta nel l'aver avvertito con grandissima perspicacia i problemi che si ponevano al movimento nazionale e alla rivoluzione vietnamita, riuscendo a identificarsi alle soluzioni possibili, a ogni tappa di quest’ultima. Ho non è il dirigente supremo, il capo onnisciente, la cui sfolgorante personalità da sola è sufficiente a guidare un popolo alla vittoria. Egli è rappresentativo del Vietnam anche per la sua semplicità, la sua modestia, il suo senso pratico, il suo scarso gusto [...]

[...]amita, riuscendo a identificarsi alle soluzioni possibili, a ogni tappa di quest’ultima. Ho non è il dirigente supremo, il capo onnisciente, la cui sfolgorante personalità da sola è sufficiente a guidare un popolo alla vittoria. Egli è rappresentativo del Vietnam anche per la sua semplicità, la sua modestia, il suo senso pratico, il suo scarso gusto per le generalizzazioni teoriche e le

dichiarazioni altisonanti. Legato alla realtà nazionale, Ho Chi Minh è al tempo stesso rappresentativo del triplice vincolo del comuniSmo vietnamita, e dunque del suo vero internazionalismo. Ho non ha il potere di un capo carismatico. È al tempo stesso meno e più di questo: è l’uomo nel quale tutto il popolo si è riconosciuto. E lo zio Ho, Bac Ho ».

Bibliografia: Delle opere di Ho Chi Minh sono apparse in Italia: Lo spirito del Vietnam, Roma, 1968; Socialismo e nazione, Roma, 1968; Diario, Roma, 1968.

FI. Le.

Honduras

Repubblica presidenziale dell’America centrale, confinante col Guatemala, il Salvador e il Nicaragua. Ha una superficie di 112.088 kmq e una popolazione di circa 2,5 milioni di abitanti, per la maggior parte meticci. Dopo la capitale Tegucigalpa (200.000 abitanti), altra città importante è Puerto Cortés, sede del più grande porto del paese.

L’attività economica principale dell’Honduras è l’agricoltura. Essa impegna il 65% della popolazione ed è totalme[...]

[...]irono lo sviluppo economico e sociale del paese, alla fine del secolo XIX l'Honduras entrò nell’orbita degli interessi nordamericani. Nel 1907 il presidente dalla repubblica Miguel FI. Davila venne deposto da una sollevazione capeggiata da Manuel Ronilla e sostenuta dal capitale industriale e finanziario statunitense. Nello stesso anno, prendendo a pretesto il mancato pagamento di certi debiti, gli U.S.A. occuparono militarmente

Il presidente Ho Chi Minh tra ufficiali vietnamiti e sovietici assiste a una manifestazione sportiva internazionale (Hanoi, dicembre 1964)



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 386

Brano: [...]annamese Bao Dai dichiarò formalmente l'indipendenza del Vietnam. In realtà, il paese era di fatto diviso in due: le principali città del Nord si trovavano da tempo nelle mani delle forze Vietminh (la Lega per l’indipendenza del Vietnam, formata da comunisti e costituitasi tra il 1941 e il 1945).

Il motore della lotta popolare per l’indipendenza del Vietnam era il Partito comunista, fondato a Hong Kong nel 1930 e il cui maggiore esponente era Ho Chi Minh (v.). Già nel corso dell’occupazione giapponese Ho Chi Minh, come capo del Vietminh, aveva guidato la guerra partigiana contro le truppe occupanti, sicché la pretesa giapponese di dar vita a un “regno del Vietnam” comprendente l’Annam, la Cocincina e il Tonchino, indipendente ma sotto la loro protezione, fu ben presto vanificata. I partigiani vietminh, condotti dal generale Giap (v.), sconfissero rapidamente le forze dell’imperatore Bao Dal e nel

1945, ad Hanoi, Ho Chi Minh dichiarò l’indipendenza della Repubblica Democratica del Vietnam.

A questa dichiarazione seguì una pronta reazione della Francia: truppe francesi sbarcarono nelle zone meridionali del paese e favorirono una riaggregazione della borghesia filocolonialista. Addirittura scavalcando gli ordini che venivano da Parigi, il cui governo sembrava orientato a riconoscere l’indipendenza del Vietnam del Nord, i militari avviarono un’offensiva contro il Nord (1946). L’operazione fallì, ma intanto permise la creazione di un governo fantoccio nel Sud, a copertura degli interessi dei coloni francesi nella [...]

[...]ione fallì, ma intanto permise la creazione di un governo fantoccio nel Sud, a copertura degli interessi dei coloni francesi nella zona.

Nel 1946 la Francia riconobbe formalmente la sovranità del Vietnam del Nord, però neH’ambito di una nuova Federazione indocinese, creata dopo il 1945, con un governo provvisorio capeggiato dall’imperatore Bao Dai, decisione che ovviamente inasprì la situazione. La guerriglia si estese all’intero territorio e Ho Chi Minh lanciò un appello all’insurrezione generale contro i francesi per la liberazione del Vietnam.

L'intervento americano

Allorché si resero conto di non poter fronteggiare da soli la lotta del popolo vietnamita, nel 1950 i fran

cesi chiesero l’appoggio degli Stati Uniti, che inviarono forniture di armi. La guerra si protrasse fino al 6.5.1954, quando le forze popolari guidate dal generale Giap costrinsero alla capitolazione i francesi asserragliati nella fortezza di Dien Bien Phu (v.). La sconfitta costrinse il governo francese a cercare una soluzione negoziata al conflitto.

Nel corso[...]

[...]iguardava invece il Vietnam, il 21 luglio le grandi potenze trovarono un accordo, in virtù del quale venivano accettate le diverse organizzazioni politiche vietnamite e si individuava nel 17° parallelo la linea di demarcazione tra il Nord e il Sud del paese. Nascevano così le due entità nazionali del Vietnam del Nord (con capitale ad Hanoi) e del Vietnam del Sud (con capitale a Saigon). I due governi vietnamiti erano guidati, rispettivamente, da Ho Chi Minh e da Bao Dai. Gli accordi di Ginevra contemplavano inoltre il ritiro di tutte le truppe straniere daH’Indocina e, per il solo Vietnam, elezioni generali da tenersi entro il 1956 per giungere alla riunificazione del paese.

L’ipotesi di una riunificazione non sembrava tuttavia molto realistica, per il fatto che i nordvietnamiti, apertamente appoggiati dalla Cina fin dal 1941, non nascondevano la loro intenzione di continuare a combattere fino alla riconquista di tutto il

Vietnam, per cui l’accettazione dell’accordo di Ginevra da parte di Ho Chi Minh era di carattere esclusivamente tattico[...]

[...]daH’Indocina e, per il solo Vietnam, elezioni generali da tenersi entro il 1956 per giungere alla riunificazione del paese.

L’ipotesi di una riunificazione non sembrava tuttavia molto realistica, per il fatto che i nordvietnamiti, apertamente appoggiati dalla Cina fin dal 1941, non nascondevano la loro intenzione di continuare a combattere fino alla riconquista di tutto il

Vietnam, per cui l’accettazione dell’accordo di Ginevra da parte di Ho Chi Minh era di carattere esclusivamente tattico: la Cina popolare era molto interessata al ricongiungimento dei due tronconi vietnamiti, un vero e proprio ponte naturale verso l’Indonesia e verso l’arcipelago malese, dove in quegli stessi anni i comunisti stavano conducendo un’estesa guerriglia contro gli inglesi.

Del resto, lo stesso presidente americano Eisenhower (v.) si dichiarò non vincolato alle decisioni di Ginevra, evidenziando così l’intenzione di volersi sostituire ai francesi dopo la loro partenza. Gli U.S.A. consideravano il Sudest asiatico un’area strategica per il contenimento delle [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 549

Brano: [...]

Pham Van Dong

N. nel 1906 nel Quang Nam (Vietnam); uomo politico vietnamita. Figlio di un mandarino della corte dell'imperatore Duy Tan, si formò sotto la duplice influenza della cultura tradizionale confuciana e del pensiero francese moderno. Nella seconda metà degli anni Venti andò in Cina e, dopo un corso all'accademia militare di Whampoa, che formava i quadri del Kuomintang, aderì all'organizzazione « Thanh Nien », fondata ne! 1925 da Ho Chi Minh (v.) a Canton, organizzazione che divenne il nucleo originario del Partito comunista indocinese.

Rientrato nel Vietnam, a seguito delle agitazioni del 193031 (i famosi soviet del NgheTinh) venne arrestato dalle autorità coloniali francesi e deportato nell'isola di Poulo Condore. Qui divise l'esperienza di altri dirigenti politici vietnamiti come Hoang Quoc Vi et, Le Duan, Le Due Tho, fino al rilascio, avvenuto nel 1936 quando la vittoria del Fronte popolare in Francia portò a una certa liberalizzazione della vita politica anche in colonia. Ad Hanoi, fu con Vo Nguyen Giap (v.) uno dei princ[...]

[...] una certa liberalizzazione della vita politica anche in colonia. Ad Hanoi, fu con Vo Nguyen Giap (v.) uno dei principali dirigenti del Fronte democratico indocinese, collaboratore del « Le peuple » e di altri fogli progressisti.

Nel 1939, quando con la fine dell'esperienza frontista in Francia e

il patto russotedesco la repressione anticomunista si scatenò nuovamente, Pham Van Dong seguì Giap in Cina e nel giugno 1940, a Kunming, incontrò Ho Chi Minh. Fu quindi tra i fondatori dei Viet Minh, organizzatore della resistenza nelle montagne del Vietnam settentrionale, ministro delle Finanze nel primo governo della Repubblica democratica vietnamita (1945).

Nel 1946 rappresentò il Vietnam alla Conferenza di Fontainebleau, firmando con la Francia queU’intesa di « modus vivendi » che l'oltranzismo francese avrebbe successivamente svuotato di ogni prospettiva, costringendo i vietnamiti alla guerra di liberazione nazionale. Nel corso del conflitto espletò incarichi governativi al fianco di Ho Chi Minh.

Nel 1954, come vicepresidente del Consig[...]

[...]ietnam settentrionale, ministro delle Finanze nel primo governo della Repubblica democratica vietnamita (1945).

Nel 1946 rappresentò il Vietnam alla Conferenza di Fontainebleau, firmando con la Francia queU’intesa di « modus vivendi » che l'oltranzismo francese avrebbe successivamente svuotato di ogni prospettiva, costringendo i vietnamiti alla guerra di liberazione nazionale. Nel corso del conflitto espletò incarichi governativi al fianco di Ho Chi Minh.

Nel 1954, come vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri della repubblica partecipò alla Conferenza di Ginevra, Dal 1955 è membro dell'ufficio politico del Partito dei lavoratori e primo ministro della Repubblica democratica, incarichi che continua a svolgere anche dopo l’unificazione del Paese e la formazione della Repubblica socialista dei Vietnam,

Bibliografia: tra le opere di Pham Van Dong si vedano gli Ecrits (19541975), Hanoi, 1977.

F.Mo.

Piacentini, Marcelio

N. a Roma nel 1881, ivi m. nel 1960; architetto.

Figlio dell’architetto Pio (Roma 1846[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 18

Brano: [...]r si uccise con Èva Braun nel primo pomeriggio del 30 aprile; i loro corpi furono cosparsi di benzina e dati alle fiamme. L'identificazione dei loro cadaveri, intorno alla cui sorte erano state sparse varie versioni, è stata confermata (sulla base di documenti conservati negli archivi sovietici) da Lev A. Besymenski, un ufficiale che partecipò alla conquista di Berlino, in un recentissimo libro dedicato appunto alla morte di Hitler.

E. Co.

Ho Chi Minh

N. nel villaggio di Kim Lien (Annam settentrionale) il 19.5.1890, m. ad Hanoi il 3.9.1969; primo presidente della Repubblica democratica del Vietnam (v.) del Nord.

Nato da una famiglia di piccoli contadini, degli anni della sua adolescenza si sa ben poco. Frequentò i primi anni del liceo a Hué, dove sembra che non fosse particolarmente interessato agli studi. A Saigon nel 1911, insofferente delle condizioni imposte dal regime coloniale si imbarcò su una nave come mozzocameriere. Nel suo girovagare per il mondo, nel 1914 arrivò nel porto francese di Le Havre. Sbarcato in Francia, passò p[...]

[...]i emigrati vietnamiti di Parigi.

Rimase nella capitale della Francia 5 anni, durante la prima guerra mondiale, e al termine del conflitto tentò di perorare la causa indocinese alla Conferenza della pace di Versailles.

Nel 1920 partecipò come delegato indocinese al congresso socialista di Tours, ivi schierandosi con il gruppo comunista di Marcel Cachin e aderendo alla sezione francese della Terza Internazionale.

Il passaggio al comuniSmo Ho Chi Minh stesso ha così descritto le circostanze della sua adesione al comuniSmo: « Subito dopo la prima guerra mondiale lavoravo da salariato a Parigi. A quell’epoca distribuivo spesso de'r volantini per denunciare i misfatti del colonialismo. Appoggiavo allora la Rivoluzione d'Ottobre semplicemente per una specie di simpatia spontanea. Non ne capivo ancora la portata storica. Amavo e rispettavo Lenin, semplicemente perché era un grande patriota che aveva liberato i suoi compatrioti; sino a quel momento non avevo ancora letto nessuna delle sue opere. Avevo aderito al partito socialista, non capendo a[...]

[...]ivo ancora la portata storica. Amavo e rispettavo Lenin, semplicemente perché era un grande patriota che aveva liberato i suoi compatrioti; sino a quel momento non avevo ancora letto nessuna delle sue opere. Avevo aderito al partito socialista, non capendo ancora che cosa fosse un partito, un sindacato, che cosa volessero dire socialismo e comuniSmo ». Fervevano a quei tempi le discussioni sulla Seconda e sulla Terza Internazionale, ma al futuro Ho Chi Minh interessava soprattutto la risposta a una domanda: quale Internazionale appoggiava la lotta dei popoli oppressi? Gli venne risposto: « ” È la Terza Internazionale e non già la Seconda ". E un compagno mi dette da leggere le tesi di Lenin sul problema delle nazionalità e dei popoli coloniali.

Le tesi di Lenin destavano in me grande commozione, un grande entusiasmo, e mi aiutavano a vedere chiaramente i problemi. Così grande era la mia gioia che ne piansi. Solo nella mia camera esclamavo, come se mi trovassi davanti a una grande folla: " Cari compagni oppressi e miseri! Ecco che cosa ci vuol[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 91

Brano: [...]elle forze popolari vietnamite la guerra d’Indocina (v.) che durava dal 1945.

Il piano Navarre

A Dien bien phu, posto in una grande conca naturale e sede di due importanti aeroporti militari costruiti dai giapponesi, i francesi avevano insediato una fortezza e un campo trincerato, giudicati imprendibili e aventi una duplice funzione: servire da cerniera nel piano Navarre (piano destinato, nell’intenzione francese, a liquidare l’esercito di Ho Chi Minh distraendolo in azioni secondarie di guerriglia) e consolidare la base aerea che era di decisiva importanza per tutta la condotta bellica. Concordato tra il governo francese e quello americano (presidente Eisenhower, ministro degli Esteri Foster Dulles), il piano aveva come obiettivi immediati la liquidazione di ogni resistenza nei territori del golfo del Tonchino, l’accerchiamento delle zone liberate e una serie di incursioni in esse, per collegarsi con gli elementi feudali ostili alla riforma agraria varata dal governo di Ho Chi Minh. Gli americani vi investirono 385 milioni di dollari e la[...]

[...] era di decisiva importanza per tutta la condotta bellica. Concordato tra il governo francese e quello americano (presidente Eisenhower, ministro degli Esteri Foster Dulles), il piano aveva come obiettivi immediati la liquidazione di ogni resistenza nei territori del golfo del Tonchino, l’accerchiamento delle zone liberate e una serie di incursioni in esse, per collegarsi con gli elementi feudali ostili alla riforma agraria varata dal governo di Ho Chi Minh. Gli americani vi investirono 385 milioni di dollari e la Francia vi impegnò 40 battaglioni di truppe scelte.

A Dien bien phu furono concentrate alcune decine di migliaia di soldati, tra cui migliaia di ex S.S. naziste, rimesse in libertà a patto che si arruolassero nella Legione straniera francese, dove fra l’altro avrebbero potuto continuare ad applicare i loro tradizionali metodi nei confronti della Resistenza vietnamita, facendo « così dimenticare le violenze commesse in passato a

91



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 232

Brano: [...]egli ideali di libertà, di sovranità nazionale e di democrazia che accompagnarono la lotta antifascista e che concorsero in modo determinante al crollo del colonialismo tradizionale che si ebbe nel dopoguerra. Il processo si verificò particolarmente in Asia, con l’accesso all'indipendenza dell'Indonesia, dell'india e, soprattutto, con la rivoluzione comunista in Cina e con la liberazione della penisola indocinese da parte dell'armata popolare di Ho Chi Minh. Era quindi naturale che proprio dall’Asia partisse l’iniziativa di una

232



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 538

Brano: [...]li in Cina).

Uscito dal carcere, partì per la Francia, nel quadro dei programmi di « studio e lavoro » allora promossi dal movimento studentesco. Come altri studenti rivoluzionari, che poi costituirono uno dei nuclei principali del gruppo dirigente del Partito comunista cinese, in Europa passò dal radicalismo culturale alla milizia comunista, tra l’altro sotto l’influenza dell’appassionato agitatore anticoloniale Nguyen Ai Quoc, noto ora come Ho Chi Minh. Ben presto Chou Enlai divenne il principale agente di collegamento tra i vari gruppi comunisti cinesi in Europa, ormai in contatto con la Terza Internazionale.

Il rivoluzionario

Tornato in Cina nel 1924 occupò, nell’ambito dell’alleanza tra comunisti e nazionalisti, una posizione chiave per diffondere il marxismo nei ranghi rivoluzionari, in quanto fu commissario e istruttore politico dell’Accademia militare di Wampu, che, presieduta da Chiang Kaishek (v.), avrebbe dovuto formare i quadri politicomilitari del regime nazionaledemocratico. Già allora egli doveva essere considerato, entro[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 552

Brano: [...]stina che lo portò a un secondo arresto, insieme alla sua giovane moglie. Questa venne uccisa dalla polizia coloniale del governo di Vichy, che collaborava con i giapponesi invasori. Nonostante il duro colpo, dopo una spettacolare evasione Giap riprése il lavoro politico, mettendosi in luce come uno dei più dotati giovani dirigenti del partito.

La liberazione del Vietnam

A continuo contatto con la Direzione del partito, e personalmente con Ho Chi Minh (v.), operante nella Cina meridionale, nel 1941 Giap fu chiamato a partecipare al congresso costitutivo del Viet Minh (la Lega per l'indipendenza dell'Annam), da cui venne incaricato di organizzare i primi reparti partigiani per agire nel delta del Tonchino e sulle montagne dell’Ànnam del Nord. Da allora è diventato uno dei capi militari più brillanti e

552



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 553

Brano: Giappone

Il generale Giap [in secondo piano, a sinistra) con Ho Chi Minh e due combattenti vietnamiti durante la Guerra dì liberazione (1950)

un apprezzato teorico della guerriglia (v.).

Nel 1944 venne nominato comandante in capo dell’esercito partigiano e nel 1945 ministro degli Interni nel primo governo democratico del Vietnam. Nel 1946 fu tra i firmatari degli accordi con la Francia, in base ai quali la Repubblica vietnamita ebbe riconoscimento ufficiale.

Quando la Francia, calpestando gli accordi, rioccupò l’intera Indocina, Giap fu nuovamente alla testa della lotta armata popolare. La sua concezione tattica e strategica della guerra, adottata dal par[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ho Chi Minh, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunista <---Partito comunista <---comunisti <---socialista <---Bibliografia <---Storia <---fascismo <---imperialismo <---italiano <---Agraria <---Repubblica democratica <---S.S. <---fascista <---socialismo <---America Latina <---Conferenza di Ginevra <---Gran Bretagna <---La guerra <---Nguyen Ai Quoc <---Pratica <---Repubblica Democratica del Vietnam <---Repubblica Popolare Cinese <---U.S.A. <---Vo Nguyen Giap <---antifascista <---colonialismo <---colonialisti <---ideologica <---imperialista <---internazionalismo <---italiana <---italiane <---marxismo <---nazionalista <---nazionalisti <---nazista <---nazisti <---paracadutisti <---Adolfo Serafino <---Alfredo Di Dio <---Alpina G <---Alpina G L <---Antonio Di Dio <---Augusto Paroli <---Aurelio A Lep <---Bac Ho <---Bandiera Rossa <---Battista G <---Battista G B <---Battista G B L <---Benedetto dei Marsi <---C.L.N. <---Calafati Angelo <---Cao Bang <---Casimiro C <---Casimiro C Lo <---Ceci Rocco <---Celso Strocchi <---Che Guevara <---Chiaretti Antonio <---Chou En <---Ciang Fa <---Cina dal Mare Cinese <---Ciucci Primo <---Codani Ugo <---Codolo di Pontremoli <---Comitato centrale <---Conferenza di Fontainebleau <---Conferenza di Versailles <---Congresso del Partito <---Contini Luigi <---Convegno di Chivasso <---Corriere della Sera <---De Francesco Gennaro <---De Marchis Mario <---Di Consiglio Cesare <---Di Dio <---Dialettica <---Dien Bien Phu <---Diritto <---E.C.P. <---Esteri Foster Dulles <---Ettore Arena <---Fiat Aviazione di Torino <---Filippo Beltrami <---Fisica <---Forte Bravetta <---Francesco F <---G.A.P. <---G.B.L. <---G.L. <---Giap Van Nguyen <---Giap in Cina <---Gino Gi <---Gino Rossi <---Giorgio Leone <---Gismondi Pietro <---Giuseppe Di Vittorio <---Gli U <---Gli U S <---Grieco Ennio <---Guadagno Aldo <---Guerra per bande <---Guerrini Pietro <---Heinrich Himmler <---Hermann Goering <---Hoang Quoc Vi <---Huynh Thuc Khang <---I Divisione Alpina Autonoma <---I.R.A. <---I.R.I. <---Il risveglio <---Il rivoluzionario <---Imperiali Costantino <---James Ramsay <---Jean Chesneaux <---Kim Lien <---Kunzle Margaret <---Kunzle Margaret M Ku <---L.L.R. <---La lotta <---La lotta di classe <---La prima <---La rivoluzione culturale <---Laconi Renzo R La <---Lajolo Davide D La <---Lalli Antonio <---Le Duan <---Le Due Tho <---Le Havre <---Ledda Romano <---Ledda Romano R Le <---Legnani Massimo M Le <---Lelmi Francesco F Le <---Leonardi Or <---Leonetti Alfonso A Le <---Lev A Besymenski <---Leydi Roberto Ro <---Liberazione in Italia <---Lin Piao <---Lizzadri Oreste <---Lloyd George <---Lon Noi <---Lori Noi <---Loris Gasparri <---Lucio L <---Lucio L L <---Luigi Marchesi <---Manuel Ronilla <---Marcel Cachin <---Marcello Piacentini <---Mare del Giappone <---Margaret M <---Maria Bindi <---Mario Alberto Rollier <---Mario M <---Marx-Lenin <---Massimo M <---Medicina <---Mercato Comune <---Miguel FI <---Movimento di Liberazione <---Nankai di Tientsin <---Nghe-Tinh <---Nguyen Tat Thanh <---Nord e Sud <---Nuova Zelanda <---Oreste O <---Oreste O Li <---Orfeo Minelli <---Oscar Mi <---P.C. <---Paul Joseph Goebbels <---Pham Van Dong <---Pierangelo P <---Pierangelo P Lom <---Pietro Guerrini <---Pietro di Gorizia <---Poi Pot <---Poulo Condore <---Pratica a Mare <---Quirino Sbardella <---Raffaello Pericchi <---Renzo R <---Repubblica socialista <---Righi Antonio <---Robert Francis <---Romano R <---Romolo R <---Romolo R Li <---S.E.A.T.O. <---Salvatore Pignatei <---San Pietro <---San Zaccaria <---Santa Lucia <---Santarelli Crispino <---Santini Mario <---Sergio Toja <---Sergio de Santis <---Settimio Garavini <---Shao-Shan <---Sisto Ridolfi <---Spezia I <---Stame Ugo <---Stati Uniti <---Stato del Vietnam <---Trentini Guido <---Tresciatti Angelo <---Troiani Enselio <---U.R.S.S. <---Ugo Ojetti <---United Fruit <---United Fruit Company <---V Divisione Alpina <---Val di Taro <---Valle Josina <---Vietnam Doc Lap Dong <---Vietnam del Nord <---Ville Unite <---Viotti Pietro <---abbiano <---anarchismo <---anticolonialista <---anticomunista <---antifascisti <---antinazista <---boliviana <---cambogiana <---cambogiano <---capitalisti <---collaborazionista <---comuniste <---confuciana <---d'Aosta <---d'Asti <---d'Ossola <---d'Ottobre <---dell'Aeronautica <---dell'Esercito <---dell'Estremo <---dell'Indocina <---dell'Indonesia <---eclettismo <---espansionismo <---espansionisti <---feudalesimo <---filocolonialista <---frontista <---ideologico <---imperialiste <---indonesiano <---italiani <---laburista <---leninismo <---leninista <---maoista <---maoiste <---maoisti <---marxista <---marxisti <---nazifascista <---nazionalismo <---nazionaliste <---naziste <---nell'Annam <---neutralista <---oltranzismo <---progressisti <---radicalismo <---riconquista <---seismo <---servilismo <---siano <---socialisti <---spontaneismo <---squadristi <---tigiana <---tismo <---ultranazionaliste <---zifasciste



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